sabato 7 ottobre 2017

Juno.00006.002 - Trinidad - 002


Dopo che Juno ebbe comunicato all'agente immobiliare l'appartamento scelto, Rebecca carezzò le spalle di Juno, premè i suoi seni contro la testa di lei, e le disse: "Amore, questo confronto mi ha sfinito. Ho evitato un meltdown, ma sto entrando in shutdown. Non mi fare più cose come questa, per favore".

"Vuoi andare a letto?", chiese Juno, e Rebecca rispose: "Svegliami quando devo andare a Sassari".

Juno, a dire il vero, la svegliò un po' prima, perché si sentiva arrapata - si era fatta epilare tutto il corpo dalle orecchie in giù, ed aveva fatto spostare il grasso corporeo dal ventre al seno con il lipofilling, ma non aveva mai preso ormoni né aveva subìto un'operazione di confermazione di genere. Perciò la sua libido era prettamente maschile, ed era una cosa che alla pur lesbica Rebecca (l'orientamento sessuale si misura sull'identità di genere, non sul sesso biologico) piaceva tanto.

Rebecca aveva riposato, rispose bene al desiderio di Juno, ed avrebbero continuato se non avesse dovuto partire per Sassari; ma la voglia era tanta che la sorella Giaele dovette bussare alla porta e dire: "Rebecca, se non ti sbrighi perdiamo il traghetto e non arriviamo in tempo all'appuntamento con Debora!"

Juno le disse: "Devi portare con te Yemoja".

"Perché?"

"Mentre dormivi le sono arrivati i PDF della sentenza di divorzio e del rinvio a giudizio. Yemoja ha telefonato all'avvocato che patrocina la richiesta di asilo politico, e questi le ha detto di passare da lui con i documenti stamattina alle 11:00", rispose Juno.

"Non basta spedirglieli via mail?"

"Deve farle anche firmare alcune carte. Ci vuole proprio lei nel suo studio", disse Juno, e Rebecca disse: "Ma non possiamo rimanere a Sassari fino a quell'ora! Come farà Yemoja?"

"Le ho comprato online un biglietto dell'autobus. Perderà l'intero pomeriggio per tornare a casa, ma non avevamo scelta".

"Allora la porto. E l'agente immobiliare ha risposto alla tua mail?"

"Ti va bene firmare il compromesso venerdì mattina alle 09:00?"

"Hmmm ... sì".

"Ed allora quel giorno vi accompagno. Sarei venuta anche stamattina, ma il furgone ha solo tre posti, ed ho pensato che Yemoja non poteva aspettare, mentre a noi due giorni di ritardo non fanno danno".

"Hai ragione".

Mentre parlavano il tempo passava, e Giaele spalancò la porta, vide la sorella Rebecca ancora nuda e strillò: "Disgraziata! Non c'è più tempo per vestirsi! Prendi una coperta e sali sul furgone con quella addosso!"

"E Yemoja dov'è?", chiese Juno, e lei rispose uscendo dalla sua camera ancora nuda e sbadigliando; Giaele strillò: "Io vi uccido! Non potete farmi questo!", e Juno disse a Rebecca: "Prendi una coperta matrimoniale, visto che devi coprire anche Yemoja dagli sguardi indiscreti dei traghettatori!"

Yemoja vinse il sonno per ridere e disse: "Beh, i documenti per l'avvocato li ho in questa borsa, ed ora prendo un abitino per coprirmi"; quando Juno vide l'abitino, le disse: "È un prendisole! È assai trasparente e ti farà morire di freddo!"

"Non c'è tempo per cercare di meglio, e la cabina del furgone è riscaldata. Le darò la mia giacca quando saremo a Sassari. Se non piega la schiena può anche tentare di entrare in chiesa!", disse Giaele, con il piglio di un domatore con il frustino in mano.

Juno si rimise a dormire, si svegliò alle sette, e verso le otto Giaele e Rebecca erano di ritorno con la frutta e la verdura; Giaele cominciò a scaricare le derrate, Rebecca entrò in casa con la coperta addosso, indossò qualcosa, ed aiutò la sorella e la moglie a scaricare. Dopodiché, tutte e tre andarono ad insegnare a Mariscuola Maddalena.

"Com'è andata?", chiese Juno lungo la strada, e Rebecca rispose: "Ne parliamo quando torniamo a casa".

A casa Rebecca spiegò: "Yemoja ha una sensualità incredibile. Abbiamo viaggiato abbracciate, anche perché, malgrado la coperta, sentivamo freddo per i primi minuti di viaggio, e lei non mi ha solo scaldato la pelle, anche se non mi ha toccato in modo impudico. Semplicemente lei non riesce ad evitare di distribuire sensualità".

"Non mi pare un problema", rispose Juno, e Rebecca riprese: "Quando tutte noi tre - io, Giaele e Debora - ci siamo riunite nella sala grande dell'associazione, lei sembrava eccitatissima, più di noi, ed ha faticato a controllarsi ed andare nella sala piccola a dormire".

"Anch'io mi sento elettrizzata quando voi tre sorelle siete insieme", commentò Juno, "E non perchè io pensi a quello che fate quando siete insieme e sole - c'è una forza che vi unisce e che anche gli altri percepiscono. Forse Yemoja è più sensibile di me".

"Probabile. Ma spero che Yemoja e Xiuhe si reincontrino e si sposino. Anche se non lo fa apposta, ed obbiettivamente non fa nulla di male, Yemoja mi turba".

"Non è che anche tu senti il suo fascino?", chiese Juno, e Rebecca rispose: "Credo sia una cosa più complicata, ma non capisco ancora cosa".

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