sabato 7 ottobre 2017

Juno.00006.003 - Trinidad - 003


A sera finalmente tornò a casa Yemoja.

"Hai fatto buon viaggio?", chiese Juno, mentre stava preparando il cibo per i clienti, ed ironicamente Yemoja rispose mentre si spogliava: "Guarda, sui vostri autobus mi sento come a casa!"

"Le montagne sono un problema che non possiamo risolvere", rispose dispiaciuta Juno, "La disorganizzazione nei trasporti pubblici non lo vogliamo risolvere, a quanto pare".

"Datevi da fare. Comunque, dall'avvocato è andata bene. Fra quindici giorni ci sarà l'udienza, e dopo altri quindici, spera lui, avrò la risposta. Con il materiale che gli ho dato, dice lui, dovrei avere l'asilo politico in tasca".

"Ottimo. Hai più sentito Xiuhe?"

"Ci sentiamo più volte al giorno", disse Yemoja, "La sera non dormiamo se non ci scambiamo messaggi e foto piccanti".

"Mi permetto di dire che le foto piccanti sono imprudenti", disse Juno, "Metti che a Xiuhe rubino lo smartphone?"

"Ormai molte applicazioni permettono di inviare foto e messaggi che si autodistruggono dopo pochi secondi. Il rischio è minimo".

"Bene", disse Juno, "Però dovrei farti una domandina. Rebecca dice che è stata piuttosto turbata da te stanotte, anche se non lo hai fatto apposta. Mi puoi dire la tua versione dei fatti?"

"Ci siamo abbracciate sul furgone sotto la coperta per difenderci dal freddo. Ammetto, non siamo bambine e l'abbraccio ha avuto un che di sensuale, ma non credo che abbiamo fatto qualcosa di male".

"Nemmeno a mio avviso", rispose Juno, che però insistè: "E poi?"

"Rebecca e le sue sorelle, quando sono insieme sprizzano tanta energia sessuale ..."

"L'ho notato anch'io", disse Juno, e Yemoja riprese: "Anche se non era per me, quest'energia mi ha travolto. Per giunta eravamo tutte come mamma ci aveva fatto, e continuavo ad abbracciarle e baciarle sulle guance. La prima volta si sono divertite, la seconda Rebecca mi ha portato in un'altra stanza ed intimato di star lì".

"Hai obbedito?"

"Soffrendo".

Juno sorrise e disse: "Lì sei andata un po' oltre, forse, ma credo non sia il caso di farne un dramma. Il problema, secondo me, è che tu non hai con te chi ti ami. Noi ti vogliamo bene, ma nella tua situazione finisci con l'attirare tutte le energie erotiche che i nostri rapporti liberano senza riassorbire. Dopo l'asilo politico potremo risolvere tutto questo".

"Non so se mi vedrete ancora dopo", disse Yemoja, e Juno le chiese: "Sposi Xiuhe e diventi israeliana pure tu?"

"È quello che pianifichiamo di fare. O meglio, vorrei fare io. Xiuhe vorrebbe che stessi un po' con voi, imparassi a gestire la vostra banca dello sperma, e poi l'aiutassi a crearne una simile in Israele".

"A me piacerebbe", disse Juno, "Ma dovete decidere quello che è meglio per voi".

"Non so neanche se Xiuhe vuole davvero sposarmi", disse Yemoja, e Juno chiese: "Cosa te lo fa pensare?"

"Lei aveva davvero preparato meticolosamente la sua 'aliyah, ed ha già cominciato a lavorare in un grande ospedale israeliano. Non conosce ancora bene l'ebraico, e per niente l'arabo, ma con l'inglese se la cava bene, e diverse pazienti italiane sono contente di rivolgersi a lei. Tutto molto bello, ma non capisco che ruolo ho in tutto questo".

"Io al suo posto consoliderei la mia posizione in quell'ospedale e poi cercherei un posto anche per te, anche dalla concorrenza, se del caso", osservò Juno, "Forse è troppo presto per aiutarti, e per quello vuole che tu approfitti dell'occasione di lavoro che ti forniamo noi".

"O forse i suoi sentimenti sono ancora gracili", disse Yemoja, e Juno osservò: "Vi siete incontrate una o due volte soltanto prima che lei andasse in Israele. Un po' poco per decidere una vita insieme. Ma ammetto che quando ho incontrato mia moglie, ho capito subito che era lei la donna che dovevo sposare".

"Cioè, dici di essere prudente, ma anche tu hai corso molto?", disse ridendo Yemoja; anche Juno rise e le disse: "Senti, secondo me, dovete essere tutt'e due capaci di vivere indipendentemente l'una dall'altra prima di fidanzarvi - perchè allora sarete sicure che è per amore e non per disperazione che lo fate. Mi pare che Xiuhe stia facendo la sua parte, e quando avrai l'asilo politico potrai fare la tua. Ora mi aiuti con la cena?"

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