venerdì 24 novembre 2017

Juno.00007.014 - Baraq - 014


Il mattino dopo Baraq tornò a La Maddalena, accompagnato da Teresa e Simona; tutti e tre pranzarono nel ristorante di Juno e Rebecca, ed annunziarono loro che questa era la festa di fidanzamento ufficiale.

Dopo il pranzo, Baraq spiegò a Juno e Rebecca cosa era successo la sera prima, e Rebecca disse: "Siamo ancora guardinghe, ma tutto è bene quel che finisce bene".

Juno aggiunse: "Vedo però che questa volta Simona si è seduta al ristorante come mamma l'ha fatta, esattamente come gli altri clienti - hai una bella suocera, e forse ora condivide il nostro sistema di valori naturisti".

"Penso di sì", rispose Baraq, e Juno disse: "Ho guardato Teresa mentre ci aiutava a far da mangiare - ha del talento per la cucina. Non ha trovato lavoro in un ristorante, pizzeria, magari anche kebab?"

"Non gliel'ho chiesto - ma credo di no", rispose Baraq, e Juno riprese: "Ieri sera voi sistemavate i vostri rapporti, ed io e Rebecca pensavamo al nostro futuro. Terminata la ferma come ufficiale di marina, Rebecca pensa di tornare a Bosa, ed io di seguirla. Ma a chi affidiamo il nostro ristorante anticonformista, visto che Giaele non lo può fare?"

"A Teresa?", chiese Baraq, e Juno rispose: "No: a voi due. Sei diventato bravo anche tu a servire a tavola ed a preparare cibi vegani crudi. Il ristorante è avviato, può mantenere una famiglia, vi cedo attività, attrezzature e palazzo con un mutuo di trent'anni - se fallite, vuol dire che avete deciso di avvelenare ogni cliente che entra, compreso il suo cane".

"Una bella proposta!", disse Baraq, e Rebecca precisò: "Non pensare che domani ti svegli patron del ristorante! La ferma la finisco fra due anni, e penso che quel tempo ti ci voglia per organizzare il matrimonio, eccetera".

"Mi spiace per mia suocera, che non potrò vedere tutti i giorni, se lei resta a Nuoro", disse Baraq, e Juno e Rebecca, dopo aver trattenuto il riso perché avevano capito il perché del rimpianto, dissero: "Lo spazio per uno studio psicoterapeutico lei ce l'ha nel nostro palazzo. Io al posto di tua suocera farei la spola tra Nuoro e La Maddalena nei primi tempi, così vi vedete, ad esempio ogni martedì, giovedì e sabato; se le cose vanno benissimo, lei chiude lo studio a Nuoro e viene a vivere sempre con voi - se vanno meno bene, vi salutate, lei ritorna a Nuoro, e vi vedete di tanto in tanto come normali suocera e genero. In ogni caso cadete in piedi".

"Lo propongo a Teresa e Simona e ti rispondo", rispose Baraq, ma sapeva che la risposta sarebbe stata entusiastica.

Teresa cominciò a lavorare nel ristorante, diventando in breve tempo brava come Juno, Rebecca e Baraq, mentre Simona apriva lo studio in un locale del palazzo dove si trovava il ristorante. La vita militare è purtroppo più stressante di quella civile, e lei si trovò più pazienti del previsto, tanto che dovette pregare Juno e Rebecca, Baraq e Teresa, di affrettare i tempi della cessione, perché non le conveniva più tenere aperto lo studio a Nuoro, e dopo essersi trasferita a La Maddalena contava di affittare la casa di Nuoro.

Il notaio rogò quindi la cessione del ristorante e dell'immobile, ed il mutuo trentennale per pagarne il prezzo; Giaele aveva acquistato un altro appartamento con cui vivere insieme con Dalia, e cedette quindi anche la sua quota di proprietà; Rebecca terminò anticipatamente la ferma in Marina, e Juno non rinnovò la cattedra di diritto militare a Mariscuola Maddalena.

Il matrimonio fu celebrato a La Maddalena, e ad esso fu invitata anche Hera, la sorella cis di Juno, che si presentò sola perché divorziata senza figli.

Il mattino dopo lei giurò di aver sentito strillare la prima notte di nozze anche Simona, non solo Teresa, Juno la pregò di non farne parola con nessuno, e tutti insieme [Juno, Rebecca, Dina, Hera] partirono per Bosa - Hera non aveva mai visto la Sardegna prima d'allora, e Juno voleva farle da cicerone.

[Fine]

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