sabato 29 luglio 2017

Precursori 00017 - Gilgul ha-Nefashot


Una delle Leggi di Murphy si chiama "Assioma dell'Esercito" e recita: "Un ordine che può essere frainteso è stato frainteso".

Eliyahu fu richiamato in servizio attivo, fu assegnato alla Sesta Flotta USA (acquartierata presso l'aeroporto di Capodichino), e sarebbe dovuto diventare uno dei cappellani militari della USS Mount Witney, da cui l'Ammiraglia Michelle J. Howard comanda le forze navali americane d'Europa e d'Africa.

La nave è di stanza a Gaeta, ma nulla avrebbe impedito ad Eliyahu di salpare, al bisogno, su una delle altre navi della flotta dirette in Israele (magari con il pretesto di insegnare ai marinai come comportarsi in libera uscita: molti negozi e quasi tutti i servizi pubblici sono chiusi in Israele di sabato ed aperti di domenica; le pubbliche dimostrazioni d'affetto sono poco apprezzate dalle persone più religiose; visitando una sinagoga occorre tenere il capo coperto, e non è il caso di farsi il segno di croce; gli israeliani al volante si comportano più come i napoletani che come i newyorkesi, e quindi occorre stare in campana; se si tenta di parlare ebraico occorre stare attenti a non dire "kus = fica" anziché "kos = tazza", "pot = vulva" anziché "pat = colazione", ed è meglio dire "sismah = password" anziché "PIN = Personal Identification Number", perché "pin = pene"; un pulmino che fa servizio di trasporto pubblico è detto "sherut = servizio", ma attenzione al plurale "sherutim", perché il più delle volte vuol dire "servizi igienici" o "servizi pubblici" - la differenza tra i due è spesso oscura anche ai nativi, ecc), ma all'Ammiraglia era giunta una richiesta di un cappellano militare ebreo da parte del comandante del sommergibile USS Springfield, e pertanto Eliyahu fu assegnato alla Task Force 69, incaricata della guerra sottomarina all'interno della Sesta Flotta.

"Cos'è, uno scherzo?", chiese Bruryah ad Eliyahu quando questi glielo comunicò, ed egli rispose: "Mah, lo Springfield è un sommergibile d'attacco (il suo bersaglio sono i sommergibili avversari), e non è tenuto a stare mesi interi in immersione come i battelli che imbarcano missili balistici (anche se il suo propulsore nucleare tecnicamente glielo consentirebbe); il blog del battello pubblicamente accessibile mostra diverse foto di visite a porti di paesi alleati, e quindi potrei ogni tanto scendere a terra in Israele ..."

"Spero abbastanza spesso da farti svolgere la tua missione. Non vedo l'ora che quel maledetto razzo parta per Giove, anzi, Callisto, così riprendiamo ad essere una normale famiglia ebraica senza ambizioni spaziali. Capisco Chana e Dvora - è il loro lavoro; e per te sarebbe una gran rivalsa su chi ti ha scomunicato senza nemmeno prendere in considerazione le tue idee - ma io sono una semplice 'balebuste', padrona di casa, non sono fatta per queste cose".

"Già", pensò Eliyahu, "Perlomeno ti rendi conto che non puoi giudicarle, e perciò non mi ostacoli, come faceva invece mia madre; e devo ammettere che mi hai sostenuto quando ne avevo più bisogno. Ma dopo questa missione che sarà del nostro matrimonio, che sopravvive balzando da una crisi all'altra, da un problema all'altro che dobbiamo per forza risolvere in due?"

Anche Shalita e Leviyah organizzarono il loro trasferimento in Israele, con l'aiuto dell'Agenzia Ebraica - Leviyah trovò posto come insegnante di inglese a Rishon Le-Zion, Shalita come ricercatrice all'Istituto Weizmann di Rehovot. Queste cose di solito richiedono mesi od anni, ma quando ci si mettono di mezzo i servizi segreti americani ed israeliani, vengono molto accelerate.

Andrew e Shimeon avevano già la cittadinanza israeliana, ma preferirono farsi inviare in missione dalle aziende per cui lavoravano, per la durata del progetto - vivere nell'America di Trump è dura per una persona LGBTQIA+, ma la vita in Israele è dura per tutti quelli che non sentono una particolare vocazione.

Eliyahu dovette cedere la sua agenzia di assicurazioni per rientrare in servizio; Chana e Dvora riuscirono a far rientrare la partecipazione alla missione spaziale all'interno dei loro dottorati, che potevano perseguire ora al Technion di Haifa - restava a Bruryah il compito di scegliere una casa da comprare con i soldi della vendita dell'agenzia assicurativa - 4 milioni di dollari!

I prezzi delle case in Israele sono spettacolari, ed a Tel Aviv e dintorni stellari; Bruryah decise di non comprare una casa grande per la famiglia, ma tre casette vicine, nel quartiere di Neve Tzedek a Tel Aviv - una per sé ed Eliyahu, ed una per ognuna delle figlie, che così avevano già la dote pronta per il loro matrimonio.

Neve Tzedek è una zona esclusiva, e Bruryah pensò che delle case in quel luogo, la culla della città di Tel Aviv, si sarebbero continuamente rivalutate anche solo per la posizione geografica, e quindi valeva la pena fare quella spesa.

Come previsto da Eliyahu, il sommergibile USS Springfield fece una sosta ad Haifa, ed Eliyahu ne approfittò per visionare le casette (Bruryah, Chana e Dvora lo avevano ovviamente già fatto) e fare tutte le firme necessarie per l'acquisto (dal preliminare agli assegni, passando per la procura in favore della moglie).

La sera Eliyahu e famiglia festeggiarono in pizzeria, e lì ricevette una telefonata da Shalita: il mattino dopo dovevano andare a Bnei Brak per parlare con un famoso cabalista del loro progetto.

Questi ascoltò con attenzione Eliyahu e Shalita e disse poi: "Tutto quello che dite ha senso, ed in effetti la vita in Israele si è fatta più facile da quando i vostri esorcismi hanno ritrasformato i demoni in precursori di anime. Ma perché volete prima terraformare Callisto e poi inserirvi anime umane?"

"Perché un essere umano non potrebbe vivere in quel satellite di Giove prima del completamento del 'terraforming'", rispose stupita Shalita; il cabalista sorrise e rispose: "Non sono un medico, ma se non erro, la vita sulla Terra non è nata dopo che il pianeta ha assunto l'assetto attuale - è stata la vita che ha trasformato il nostro pianeta. Per esempio, l'ossigeno è un sottoprodotto della fotosintesi, e ce n'è tanto perché miliardi di anni fa le cianoficee, od alghe azzurre, hanno iniziato questo procedimento - poi sono venuti gli organismi che vivono di ossigeno come noi".

"Mi stupisce trovare un cabalista che creda nell'evoluzione, e me ne complimento", rispose Shalita, "ma non vedo il nesso".

"Eliyahu", disse il cabalista, "glielo spieghi tu che cos'è la 'gilgul ha-nefashot'?"

Eliyahu ci pensò un attimo, e disse a Shalita: "Shalita, immagino che tu sappia che la 'gilgul ha-nefashot' è la versione cabalistica della dottrina della metempsicosi, o trasmigrazione delle anime. Penso che il nostro cabalista voglia dire che non c'è bisogno di aspettare che il pianeta sia abitabile da organismi umani per immettervi anime umane, perché codeste anime possono cominciare la loro 'gilgul' inabitando rocce od oggetti inanimati ..."

"... di cui riuscirebbero comunque ad influenzare in modo impercettibile il comportamento e le re(l)azioni chimiche", osservò il cabalista, "'Le affinità elettive' di Goethe, sebbene scritte da un gentile, spiegano bene quello che intendo".

"Quindi", chiese Shalita, "nella sua visione le anime umane non sono solo le beneficiarie del 'terraforming', ma anche le sue autrici. Via via che il 'terraforming' procede, nasceranno organismi di livello più elevato per anime che nel frattempo si saranno spiritualmente elevate ..."

"Brava", disse il cabalista, "Mi viene il sospetto che su Callisto l'utero artificiale sarà superfluo. Tenetelo qui sulla Terra per chi ne ha bisogno".

"Quindi ... basterebbe un solo razzo, piccolo e leggero, per portare su Callisto i serbatoi con i precursori d'anima - peso totale 350 Kg!"

"Sì, ma vi avverto che anche nel campo spirituale si ha quello che si paga", avvertì il cabalista, "Un'anima umana non si reincarna in un ammasso gassoso se non l'ha fatta mostruosa per così tante generazioni da cadere così in basso. La macchina che state mettendo a punto raccoglierà anime di qualità catastrofica a cui Dio sta offrendo l'ultima chance per non essere escluse definitivamente dal Mondo a Venire".

"Sydney", osservò Eliyahu, "nacque come colonia penale in cui la Corona inglese deportava la feccia della feccia, ma l'Australia ora è un paese affascinante. Possiamo sperare che Callisto abbia la medesima funzione redentiva".

"Bravo. Questo è l'atteggiamento che ci vuole. Collaborare con Dio nel 'tikkun 'olam = riparazione del mondo'. Ed in ogni caso, sempre meglio avere a che fare con anime umane di cattiva qualità che con demoni nati dal sesso non procreativo, vero Eliyahu?", chiese il cabalista, ed Eliyahu rispose: "Lo posso forse negare?"

Il cabalista benedisse i due visitatori e li congedò; Eliyahu riferì il colloquio al suo superiore Yaakov Bergman, il quale osservò: "Ottime le proposte del cabalista, che ci aiutano a risolvere un problema spinoso: come mandare un missile su Callisto nascondendo il vero scopo della missione".

"Che intendi dire?"

"La sonda Juno, che sta esplorando Giove, pesa quasi 8000 libbre, poco più di 3600 Kg, ed i tuoi serbatoi circa 350 Kg, poco meno di 800 libbre - meno del 10%.

Se corrediamo codesti serbatoi di tutti gli strumenti di misura di una tipica missione spaziale, soltanto una spia che faceva il ragioniere prima del reclutamento si renderà conto che non si tratta di una semplice missione di esplorazione!"

"E gli strumenti ci permetteranno di monitorare il 'terraforming' di Callisto".

"Esatto. Non ti preoccupare, se il 'terraforming' funziona bene, in pochi anni non potremo più tenere la notizia segreta perché saranno i nostri stessi strumenti a documentarne i progressi!"

"Se Dio vuole", concluse Eliyahu.

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